Un gruppo di docenti - 30-04-2007
Riceviamo - e pubblichiamo - il testo di una lettera pubblicata sulla "Gazzetta di Mantova" del 22 aprile scorso Red
Parliamo di scuola, non per riferirci all'ennesimo episodio di bullismo o uso improprio del cellulare, ma proprio di scuola. Siamo gli insegnanti di Filosofia e Storia del Liceo Scientifico Belfiore. Dal prossimo anno l'amministrazione scolastica applicherà un nuovo sistema di utilizzo del personale che prevede per ogni insegnante un servizio di 18 ore esatte di lezione, ottenuto per semplice divisione aritmetica dell'organico della scuola, vale a dire del monte ore complessivo riferito allo specifico insegnamento. Attualmente ciascuno di noi è in classe per 18 o 17 ore settimanali. In quest'ultimo caso presta comunque un'ora di servizio nella scuola, per esempio in sostituzione dei colleghi assenti.
Lo scopo del nuovo sistema è risparmiare: nel nostro caso il risparmio per l'amministrazione è di due ore settimanali sul complesso dell'intera scuola. Siamo tutti convinti che le risorse disponibili debbano essere gestite in modo efficiente, ma attenzione al trucco: se non faremo più supplenza, la scuola dovrà pagare comunque un supplente: quindi il risparmio non c'è, semplicemente il costo del servizio viene scaricato sui singoli istituti, che già adesso, in molti casi, non hanno fondi sufficienti per pagare gli insegnanti precari.
Parliamo di scuola, non per riferirci all'ennesimo episodio di bullismo o uso improprio del cellulare, ma proprio di scuola. Siamo gli insegnanti di Filosofia e Storia del Liceo Scientifico Belfiore. Dal prossimo anno l'amministrazione scolastica applicherà un nuovo sistema di utilizzo del personale che prevede per ogni insegnante un servizio di 18 ore esatte di lezione, ottenuto per semplice divisione aritmetica dell'organico della scuola, vale a dire del monte ore complessivo riferito allo specifico insegnamento. Attualmente ciascuno di noi è in classe per 18 o 17 ore settimanali. In quest'ultimo caso presta comunque un'ora di servizio nella scuola, per esempio in sostituzione dei colleghi assenti.
Lo scopo del nuovo sistema è risparmiare: nel nostro caso il risparmio per l'amministrazione è di due ore settimanali sul complesso dell'intera scuola. Siamo tutti convinti che le risorse disponibili debbano essere gestite in modo efficiente, ma attenzione al trucco: se non faremo più supplenza, la scuola dovrà pagare comunque un supplente: quindi il risparmio non c'è, semplicemente il costo del servizio viene scaricato sui singoli istituti, che già adesso, in molti casi, non hanno fondi sufficienti per pagare gli insegnanti precari.
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